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paura

 Non dobbiamo basare le nostre scelte sulla paura, eppure, la tentazione c'è.  La paura che tutto possa finire da un momento all'altro mi spinge a rimanere dove sono, a vivere per gli altri e non per me.  Le nuove opportunità mi spaventano ma forse saranno quel qualcosa di grande che mi aiuta a mettere da parte la paura.

ieri

 Ieri, una calda giornata di Marzo, ero in compagnia su un prato con le margherite. 🌼 Riflettevo, e un'ape si avvicina e  si poggia su di un fiore. L'ho osservata, lei mi ha ignorata ed è passata al fiore successivo. Ero rilassata perchè, probabilmente, in un altro momento mi sarei per lo meno scansata per paura di essere punta.  Il sole riscaldava il viso e il vento dolcemente faceva ondeggiare gli alberi. Il tempo è passato in fretta ma è stato un tempo di incontro. Potrebbe essere questo il senso della vita. 

ricordi

Qualche ora fa stavo seduta sul divano.  Il telefono fa delle strane raccolte di foto con il riconoscimento facciale. Inizio a sfogliarle. Ci sono dei ricordi che in quel momento non sembrano affatto felici, sembrano routine, ma adesso lo sono. Tutto sommato, anche non rendendomene conto, ho vissuto proprio dei begli anni. È proprio questo il significato di nostalgia? 

esprimersi

 Essere una persona piena di risorse che non ha ancora trovato il modo di esprimersi, è come sentirsi in gabbia, cosa c'è di peggio?  Perchè l'uomo sente il bisogno di esprimersi?  Non mi sto soffermando sull'esprimere cosa si è, ma soprattutto chi si è. Esprimersi significa cogliere lo spirito in quanto tale in una produzione esteriore. Si può parlare di emozioni interiori, come si può parlare di arte o creazioni. Sapere cosa voler esprimere, però, è ben diverso dal modo che si sceglie per farlo. Come si capisce qual è il modo migliore per noi? Il più adatto? Ancora non lo so. Non so come esprimere tutto ciò che ho dentro. Voglio farlo attraverso il lavoro, forse è il vero primo passo per capire che, in un luogo stimolante, ci sono diverse opportunità di espressione, e di conseguenza, l'unica cosa che considero indispensabile è la presenza di un'altra persona. Esprimersi diventa condivisione. E in quanto tale, è proprio questa condivisione che ci fa sentire parte d

frenesìa

  Quando ti fermi a parlare con una persona per strada, la prima cosa che ti viene chiesta è "come stai?", la prima cosa dopo aver detto "ciao", ovviamente. Io non credo sia un "come stai" sentito. Ormai è diventato un convenevole. Nella tua testa pensi ad una risposta sincera e vera ma o è troppo lunga e non conosci abbastanza la persona da poterle raccontare il tuo vero stato emotivo oppure la verità è che non è interessata a sapere nel profondo cosa stai vivendo, infatti, quello che ricevi sarà una risposta come "mi dispiace" se rispondi che non va molto bene, oppure "passerà", certo come l'acqua sotto i ponti.  Con il passare del tempo, ho capito che la risposta da dare, in queste circostanze è "bene". Sto bene. Anche se non è vero e l'altra persona non se ne accorgerà. Nessuno può veramente capire cosa stai passando se non te stesso.  Altre persone, dopo averle salutate, iniziano a parlare della loro vita elogiand